mercoledì 25 agosto 2010
MA I PROBLEMI CHI LI DEVE RISOLVERE?
Nei giorni scorsi un tombino otturato nei pressi della via Saffi ha portato agli onori della cronaca la presenza di ratti e scarafaggi, residenti abituali delle nostre fogne e più volte segnalati dai cittadini. Alla fine di luglio, durante uno spettacolo musicale presso il Lungomare Pietrenere, il pubblico presente si è visto passare fra le gambe un topo di notevoli dimensioni e alla fine dello spettacolo, mentre i musicisti smontavano la loro attrezzatura, altri due topini passeggiavano felici sulla sabbia adiacente l’anfiteatro. Inoltre, come se la discussione in Consiglio Comunale non fosse mai avvenuta, continuano i cattivi odori a Raganzino, in via Torino, nella parte della Villa Comunale dietro al palazzo di città e nella zona ovest della città. Sono d’accordo che non bisogna ledere l’immagine turistica della nostra Pozzallo, ma non si può neanche continuare a fare finta di niente di fronte al disagio quasi quotidiano di migliaia di cittadini! Assistiamo impotenti alle battaglie mediatiche fra l’Amministrazione presente e quella passata, con lunghe liste di debiti imputati e smentiti, ci aggiungiamo a ridiscutere di progetti galattici per il Lungomare Raganzino, ci beiamo per le cifre (tutte da verificare!) delle presenze turistiche, MA I PROBLEMI CHE AFFLIGGONO LA CITTA’ DA DECENNI CHI LI DEVE RISOLVERE?
Sono convinto che, invitati ad una seria riflessione, tutte le forze politiche possano prendere coscienza del fatto che Pozzallo vuole i fatti, vuole un progetto realizzabile di cambiamento che non debba sottostare alle logiche di potere dei partiti e dei soliti “inciuciatori”. Per questo motivo, ribadiamo il nostro impegno alla costruzione di un Centro Sinistra “nuovo” nelle figure e nelle idee, che sappia dialogare con la società civile e con le forze politiche progressiste, che parta da menti “fresche” per arrivare alla gente, incontrandone i bisogni e le aspettative.
Alessandro Maiolino
Consigliere Comunale SEL
lunedì 2 agosto 2010
IL PANE E LE ROSE
Il pane è il diritto alla sopravvivenza, la possibilità di poter continuare a vivere.
Le rose rappresentano la speranza alla felicità e al benessere anche per i ceti sociali più deboli e indifesi della società.
Non è un caso, dunque, che per la prima festa regionale di SEL, Tenutasi a Pozzallo dal 29 Luglio al 1° Agosto che ha visto impegnati decine di militanti e volontari oltre che la presenza di migliaia di visitatori, abbiamo voluto mettere in relazione i due termini, sinonimi di lavoro e uguaglianza, di diritti ed equità.
E lo abbiamo fatto proprio in un momento in cui la dignità del lavoro è messa a dura prova dinanzi ad una crisi che a loro non appartiene, ma che su di loro ricade.
Infatti, Governo nazionale e classi padronali tentano di cancellare le conquiste sociali frutto di un secolo di lotte, riducendo gli spazi di libertà e di giustizia sociale. E come se ciò non bastasse intendono pure sottrarre il futuro delle aspettative dei giovani, dei disoccupati, dei ceti sociali più deboli.
Lo stesso disegno – anzi, in maniera ancora più accentuata – è perpetrato dal Governo regionale, in questa Sicilia terra di mafie, luogo di ingiustizie e squilibri sociali, orizzonte di arretratezza culturale e politica.
Sinistra Ecologia Libertà rivendica per l’Italia e la Sicilia un nuovo assetto politico e sociale basato sul diritto al lavoro – come sancito dalla Costituzione – e un lavoro liberato dalla mercificazione e dallo sfruttamento. Appunto: il pane e le rose.
Per queste ragioni, SEL si batte per una alternativa vera al governo delle destre e di Berlusconi e al governo dell’inciucio di Lombardo.
Ma ciò sarà possibile solo rilanciando il Centro Sinistra e unendo e rinnovando la Sinistra capace di interpretare i bisogni e le aspettative di quanti soffrono lo sfruttamento, la discriminazione sociale, il saccheggio delle risorse ambientali, la cancellazione dei beni comuni quali l’acqua, l’aria, l’istruzione, la tutela della persona.
La nostra Festa ha voluto rappresentare un momento di riflessione – con i suoi dibattiti politici e con i vari momenti culturali – un momento di ri-partenza per la Sinistra che si ri-appropria dei suoi Temi, delle sue Piazze, dei suoi Valori.
Una Sinistra moderna che, nel contempo, non rinneghi il suo passato, le sue radici storiche.
Solo cosi facendo potremo sperare di riprendere a raccontare una storia lunga di decenni, a perseguire una via seppur accidentata, a costruire un mondo migliore.
Per il coordinamento regionale, provinciale e di Pozzallo
Enzo Cilia
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