sabato 20 novembre 2010

Intervista ad Alessandro Maiolino su RGNEWS.IT


1) Primarie. è da due mesi che hai lanciato al Pd e forze affini l'appello a proporre un candidato unico. A che punto è la situazione?

A differenza di quanti seguono la moda del momento, lanciandosi in prima fila con questa o quella candidatura, il mio partito ha dimostrato con i fatti di voler lavorare seriamente alla nascita di un nuovo centro sinistra anche a Pozzallo. In molti paesi lo chiamano "effetto Vendola", noi crediamo semplicemente che l'idea sulla quale si fonda SEL, costruire dal basso, dalle idee dei cittadini, sia la strada migliore da percorrere. Per questo motivo già dall'anno scorso abbiamo intrapreso un cammino di dialogo costruttivo con i Socialisti e con gli esponenti dei Verdi, abbiamo condiviso e confrontato idee con il segretario del Partito Democratico, non abbiamo nascosto a nessuno la nostra volontà di costruire una coalizione di governo che parta dalle buone idee per poi confluire nella scelta di un candidato unico, attraverso le primarie, che sappia coordinare questo lavoro e portarlo a termine.

2) Roberto Ammatuna sindaco per la terza volta è una candidatura credibile per la città?

Il dott. Ammatuna è rimasto nel cuore dei pozzallesi, dimostrando quanto conta mettere in vetrina la migliore mercanzia (lungomare Pietrenere, rotonde, corso Vittorio Veneto, locali notturni, ecc), negli ultimi 5 anni di legislatura ha messo a segno dei colpi favolosi che poi lo hanno portato all'elezione regionale. E' politico esperto, lungimirante, ma purtroppo non ha saputo fare l'unica cosa che oggi non ci avrebbe fatto trovare in questa situazione: tenere unito il centrosinistra. Noi non poniamo veti alle candidature dei nostri possibili alleati, ma il passaggio obbligato sono le primarie, chi la spunterà sarà il sindaco di tutti. E' chiaro che alla base di tutto ci deve essere una chiarezza di posizione, una condivisione programmatica e una lealtà nei confronti dei propri alleati che non si accantoni al primo canto delle sirene.

3) Un anno e mezzo. Come si appresta a vivere il "rush finale" della sindacatura di Sulsenti il tuo partito?

Questo ultimo periodo di legislatura non può essere snobbato per pensare solo alla campagna elettorale e a ciò che essa comporta; Pozzallo è una città che si trova in una situazione particolare, poco chiara, una sorta di limbo dal quale può uscire migliore o soccombere definitivamente. SEL continuerà ad assolvere al ruolo di opposizione costruttiva, portando avanti il discorso intrapreso in questi anni con la città attraverso le proposte in Consiglio Comunale, veicolando alla gente l'idea che la politica non può essere soltanto un gioco per pochi, per quelli che siedono nei palazzi. Il Testamento Biologico, la fontana del Sindaco, la commissione per la sicurezza e la legalità, la collaborazione con Libera, sono alcune delle proposte approvate in Consiglio che cercheremo di far realizzare in questi mesi. Allo stesso tempo continueremo a costruire, tessendo giorno dopo giorno la tela del centro sinistra, coinvolgendo i cittadini anche attraverso i nuovi mezzi di comunicazione, utilizzati dal nostro forse più di tutti gli altri partiti.

4) La eventuale non candidatura di Sulsenti, come si vocifera da più parti, cosa significherebbe per la collettività?

La collettività non credo abbia particolarmente a cuore le sorti di Sulsenti, nel senso che la gente vuole che i problemi vengano risolti, da chi non credo sia fondamentale che lo si sappia oggi. La non ri-candidatura del sindaco in carica è cosa che più interessa chi muove le fila della politica, perchè se da una parte c'è chi pensa potrebbe essere "funzionale" a togliere voti a questo o quello schieramento, dall'altra, in una chiave nuova, potrebbe risultare un alleato "funzionale" e allettante. Io penso che Sulsenti creda nel suo lavoro, lo dimostra il fatto che ha percorso anche vie impopolari nel portare avanti i suoi progetti, ma sono convinto che avrebbe dovuto scegliere meglio i suoi alleati e sopratutto non avrebbe dovuto avere il pallino fisso di "doppiare" i predecessori in certe scelte, facendo promesse non mantenibili.

5) Le cose più urgenti di cui necessita la città. quali sono?

La lista è lunga, articolata e triste, ma a caldo mi sento di dire che chiunque avrà il sostegno dei cittadini e diventerà il nuovo sindaco di Pozzallo, dovrà essere chiaro con tutti: la città ha bisogno di alcuni anni di sacrifici. Nella scorsa campagna elettorale abbiamo più volte raccontato la metafora del buon padre di famiglia: se un genitore riesce a portare a casa solo 1000 euro al mese, con responsabilità e oculatezza, fa la spesa per i suoi figli e fa aggiustare le tubature del bagno che non funziona oppure spende quasi tutto il suo denaro per un fantastico televisore LCD da mettere in salotto? Senza essere populisti, in questo momento c'è bisogno di rimettere a posto le casse comunali, far ripartire l'economia attraverso la realizzazione di opere pubbliche fondamentali quali la rete idrica e fognaria, le strade, tagliare tutti gli sprechi e puntare sulla qualità dei servizi, snellire le procedure, incentivare il turismo (quello vero, non solo una birra e via!) attraverso la creazione di attrattive di eccellenza. Non posso dire tutto in poche righe, nella mia testa ci sono milioni di idee che voglio realizzare e che sicuramente contribuiranno ad arricchire la proposta che faremo ai cittadini.

6) Come dovrà essere il futuro sindaco di Pozzallo?

Io ho in mente un identikit preciso di come dovrebbe essere: giovane, se non all'anagrafe almeno nelle idee! Pozzallo ha bisogno di una persona che sappia riportare speranza, che parli a tutti e lo faccia con sincerità, anche quando questo dovesse risultare impopolare. Ha bisogno di una guida che non si pieghi ai giochi di potere, libero da legami ambigui e che sappia avere il coraggio di proporre strade nuove per la soluzione dei problemi. Un sindaco capace di dialogare con tutte le forze politiche, senza astio ne arroganza, semplice con i semplici ma forte con i forti. Una persona capace di amministrare con al suo fianco collaboratori di eccellenza, non legati solo al peso politico presente alle loro spalle. Forse pretendo troppo, ma per una persona così sarei capace di spendermi fino alla fine e sono convinto che la gente farebbe altrettanto, perchè nonostante le belle parole, Pozzallo è stanca di avere sempre qualcuno pronto a governarla per soddisfare il proprio ego e le tasche dei suoi amici.
Permettimi di concludere questa intervista con un invito a tutti i cittadini, pregandoli di avvicinarsi alla politica attiva, perchè a Pozzallo come in Italia, c'è bisogno che la gente si riappropri della democrazia, esercitando liberamente il diritto di scelta, l'unico vero modo per cambiare le cose, una volta per tutte.

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