sabato 26 marzo 2011

PIANO REGOLATORE GENERALE: CONFERENZA STAMPA CONGIUNTA SEL - PSI

Dopo l’ennesima seduta consiliare a vuoto, si fa sempre più concreto per il Comune di Pozzallo il rischio del commissariamento sul PRG. È quanto hanno denunciato SEL e PSI, in una conferenza stampa congiunta, ieri nella sede del circolo SEL “Meno Assenza”.
Il commissariamento – hanno dichiarato Alessandro Maiolino, consigliere di SEL, e Francesco Gugliotta, segretario provinciale del PSI - espropria il consiglio comunale del diritto di elaborare idee, proposte e discussioni sul modello di sviluppo che si intende perseguire, con il rischio di consegnare la città ai signori del cemento e ai palazzinari, con tutti i limiti e i danni che ciò implica.
Maiolino ha svolto un’analisi politica e tecnica. Sul piano politico, dopo una cronistoria delle tappe che hanno portato all’attuale proposta di revisione avanzata dal professor Trombino, ha rilevato come le sedute del Consiglio comunale sul PRG (10 e 23 marzo) sono andate a vuoto per le numerose assenze nei banchi della maggioranza e come la presidenza del Consiglio comunale si è decisa solo tardivamente (31 marzo) di fissare il termine per conoscere l’incompatibilità dei consiglieri in merito al PRG. Il consigliere di SEL ha lamentato, inoltre, l’assenza di un dibattito democratico in consiglio su scelte strategiche che condizioneranno lo sviluppo di Pozzallo nei prossimi 20-30 anni e la scarsa informazione rivolta ai cittadini sull’argomento.
Dal punto di vista tecnico, Maiolino ha mosso alcuni rilievi alla proposta di revisione. I dati utilizzati dal progettista risalgono al 2001 e non tengono conto del vorticoso sviluppo di Pozzallo nell’ultimo decennio. Negli ultimi anni, la crescita del turismo (Bandiera blu dal 2001 a oggi, “effetto Montalbano”, collegamenti quotidiani con Malta, ecc.), dell’industria e del commercio (nuovi insediamenti nell’Area industriale, spinn-off nel campo dei cantieri navali, aumento del traffico commerciale portuale) ha spinto Pozzallo al 4° posto nella provincia per reddito pro capite. Tale sviluppo ha generato una domanda nell’edilizia e nel commercio che è stata soddisfatta attraverso l’uso smisurato dei piani di lottizzazione e delle concessioni sul demanio marittimo, compromettendo il territorio in modo quasi irreparabile. Da qui deriva l’esigenza di regole più severe per l’utilizzo del territorio e di un efficace coordinamento con i comuni limitrofi.
Per Maiolino, entrambi i principi, pur presenti in teoria nella proposta di Trombino, sono stati disattesi nei fatti. In primo luogo, più di un terzo del territorio è reso edificabile dal piano, senza riguardo per la tutela delle aree agricole. L’aumento del fabbisogno abitativo e dei metri cubi per nucleo familiare è sovradimensionato rispetto alle reali esigenze (l’indice di 230 metri cubi per abitante è il triplo di quello medio nazionale). Più che su nuove zone di espansione, si sarebbe dovuto puntare sulla riqualificazione del centro storico e sulla valorizzazione del cospicuo patrimonio edilizio inutilizzato. Un discorso analogo va fatto per la previsione di zone D (oltre 320.000 mq) laddove invece, appariva necessario limitare tali aree al completamento di quelle esistenti.
In secondo luogo, manca l’auspicato coordinamento con i comuni limitrofi (il territorio pozzallese è esiguo e quindi facilmente condizionabile dalle scelte altrui) poiché il progetto non tiene conto dei piani ASI e del Porto, né delle scelte urbanistiche dei comuni di Modica, Ispica e Scicli.
Insomma, per SEL e per il PSI, la discussione sul PRG deve partire da queste considerazioni per creare un modello di sviluppo sostenibile che valorizzi le forze locali, favorisca la cooperazione con soggetti esterni, migliori i servizi e la qualità della vita, creando i presupposti per investimenti a beneficio di tutta la comunità. L’inerzia dell’amministrazione comunale e un eventuale commissariamento priverebbero la cittadinanza del diritto di decidere del proprio modello di sviluppo.
Per questo motivo SEL e il PSI hanno previsto due le linee d’intervento per i prossimi giorni: da un lato depositeranno agli atti una dettagliata relazione per conoscenza degli organi interessati e del progettista, affinché siano manifeste le critiche al piano; dall’altro daranno vita a iniziative per stimolare la consapevolezza dei cittadini sull’attuale proposta di revisione del PRG e rompere il silenzio politico e mediatico che finora ha circondato l’argomento.

Nessun commento:

Posta un commento