mercoledì 12 maggio 2010

CONSIGLIO COMUNALE DEL 12 MAGGIO 2010


Qualche ora fa si è conclusa una seduta del Consiglio Comunale davvero “particolare”, dove l’opposizione di cui faccio parte è rimasta da sola in aula a decidere sui punti all’ordine del giorno, dopo che i consiglieri di maggioranza hanno abbandonato l’aula e mentre nei corridoi di palazzo La Pira ne succedevano di tutti i colori: si è assistito a spintoni, grida, palesi perdite di autocontrollo, in un clima generale incandescente.
Pur conservando una linea politica ben distinta dagli altri gruppi politici facenti parte l’opposizione, ho creduto fosse mio dovere partecipare alla votazione con la quale, per la prima volta nella storia di questo Consiglio, abbiamo abbassato le tasse, pur precisando come sia imprescindibile, al momento della votazione del Bilancio di previsione 2010, tutelare i servizi ai cittadini attraverso opportuni emendamenti qualora venissero a mancare nei capitoli ad essi dedicati le somme che non saranno introitate grazie all’abbattimento delle aliquote I.C.I. e addizionale I.R.P.E.F., prediligendo tagli agli sprechi reali, perseguendo una linea di austerità che da troppo tempo è stata smarrita da chi ha governato e governa la città.
Ciò che mi rattrista sinceramente, è vedere la reazione della maggioranza di fronte al suo soccombere alla forza dei numeri, l’astio e l’arroganza di taluni nei confronti di chi legittimamente esercita il diritto di scegliere da consigliere d’opposizione per come meglio crede, secondo i propri convincimenti: francamente è squallido sentire commenti e derisioni ogni qualvolta si interviene in aula, solo per il semplice fatto che si è all’opposizione, sarebbe opportuno che ci si rendesse conto che gli equilibri sono cambiati, accettandone serenamente le conseguenze. La maggioranza schiacciante dei primi giorni che l’amministrazione aveva in Consiglio è oggi un lontano ricordo, ma questo non è altro che il frutto di un modo scellerato di governare, facendo fede sui legami di poltrona anziché su quelli di programma, credendo nella possibilità di disporre illimitatamente della fiducia e della pazienza dei propri compagni di viaggio, firmando “cambiali” coscienti di non poterle onorare.
Ho molto apprezzato l’intervento del neo assessore Vindigni, il quale ha fatto riferimento al rispetto del sacro mandato dei cittadini che hanno scelto Sulsenti, nel tentativo di distoglierci dall’intenzione di esitare i punti all’ordine del giorno secondo la nostra volontà, ma non ho potuto fare a meno di ricordargli che proprio il sovvertimento della volontà popolare, con inciuci e cambi di casacca, ha portato l’amministrazione Sulsenti in questo vicolo cieco dal quale non uscirà più, se non allo scadere del mandato elettorale.
Concludo esprimendo la mia solidarietà al Presidente Fabio Aprile che, non curante degli insulti e degli inviti a dimettersi provenienti dai banchi della sua stessa maggioranza, ha moderato la seduta con vero senso delle istituzioni, imparziale ed equilibrato, forse come mai prima d’ora.

Alessandro Maiolino
Consigliere Comunale
SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA’

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